Ipertrofia Tonsillare

ANATOMIA E FISIOLOGIA TONSILLARE

Le tonsille palatine, le adenoidi e la tonsilla linguale sono organi appartenenti al sistema immunitario, deputati alla produzione di anticorpi. La massima attività tonsillare si ha dal 7° anno di età fino alla pubertà; oltre i 23 anni la tonsilla palatina perde quasi completamente la sua funzione immunologica di protezione, e sorge il rischio di contrarre un’ipertrofia tonsillare. Oltretutto compromessa dalle infiammazioni ricorrenti o croniche dell’orofaringe. Se le tonsille perdono le competenze di difesa la loro asportazione NON ha più controindicazioni di tipo immunologico (non si hanno modificazioni del sistema immunitario); al contrario persistere con la terapia antibiotica prolungata espone il bambino al rischio di antibiotico-resistenze difficili da trattare.

Intervento Tonsilloliti

IPERTROFIA TONSILLARE E ADENOTONSILLITE ACUTA

Origine (etiologia) batterica o virale, l’80% delle forme è VIRALE, quindi l’antibiotico non serve, se non a scopo profilattico e provoca solo antibiotico-resistenze come i batteri beta lattamasi produttori.

Il batterio patogeno più comune è lo Streptococco Beta Emolitico di gruppo A con complicanze, quali febbre reumatica, alito cattivo e glomerulonefrite.

IPERTROFIA TONSILLARE E ADENOTONSILLITI CRONICHE

Il protrarsi della tonsillite acuta oltre le 4 settimane porta alla patologia dell’ipertrofia tonsillare cronica, con complicanze talora anche gravi quali l’ascesso peri-intratonsillare ed il flemmone tonsillare con pericolo di vita per il paziente se l’infezione si dissemina in circolo diventando sistemica. Conseguenze meno gravi ma altrettanto fastidiose per il paziente sono:

  • “CASEUM” TONSILLARE e ALITOSI;
  • Materiale di desquamazione e cibo accumulato nelle cripte tonsillari. Addirittura il caseum può evolvere in tonsilloliti (calcoli di caseum duro);

Nelle problematiche tonsillari che non rispondono alle terapie mediche, nell’ipertrofia tonsillare cronica, nelle tonsilliti criptiche con formazione di tonsilloliti e conseguente alitosi e nelle tonsilliti ricorrenti, oggi, è possibile intervenire con una tecnica chirurgica laser assistita: La Laminectomia Tonsillare Superficiale.

Tonsille pre-laser
Tonsille post-laser

Laminectomia Tonsillare superficiale Laser e Criptolisi

L’intervento di laminectomia e di criptolisi con il Laser a doppio Diodo, è una nuova metodica che ha fortemente ridotto il numero di tonsillectomie con chirurgia tradizionale. L’intervento, assolutamente indolore, è eseguito ambulatorialmente, in day surgery, in anestesia locale per contatto e infiltrazione, sotto costante controllo visivo o endoscopico.

Tramite dei manipoli da me ideati, il Laser riduce progressivamente di dimensione le tonsille eliminandone la porzione più superficiale, che è quella che reagisce alle infezioni e che è maggiormente responsabile della sintomatologia dolorosa. Non vi è sanguinamento né dolore dopo l’intervento e si effettua una eventuale ulteriore applicazione dopo 2 mesi.

Foto del pre e post intervento di Laminectomia

Prima e dopo Intervento Laser – Laminectomia
Prima e dopo l’intevento di Laminectomia

In più, nel caso di tonsilla criptica, con predisposizione alla formazione di Tonsilloliti, questa tecnica ci consente di “appianare” la superficie tonsillare evitando in futuro l’accumulo di residuo alimentare e le relative conseguenze. Tramite la criptolisi si effettua la chiusura delle cripte più superficiali ed in genere basta una sola seduta operatoria, nel caso in cui queste cripte sfociano in vere e proprie sacche profonde, occorre intervenire nuovamente dopo 1 o 2 mesi per ridurre ulteriormente il tessuto tonsillare fino a scoprire la sacca ed evitare una nuova recidiva. Con questa tecnica, nei casi idonei, può essere evitato l’intervento chirurgico classico. Secondo M.Jakobowicz (Parigi), nel 70 % dei casi idonei trattati, la terapia laser consente di guarire le tonsilliti recidivanti non focali.

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