CHE COS’E’ LA SINUSITE CRONICA E QUALI SONO I SINTOMI
I seni paranasali sono cavità ossee poste all’interno del cranio. Sono situate attorno agli occhi, lateralmente al naso e a livello delle guance. Comunicano con le cavità nasali tramite dei piccoli canali ossei.
Distinguiamo i seni mascellari, seni etmoidali, seni frontali ed etmoidali:
- I seni mascellari: sono i più grandi e giacciono all’interno delle ossa mascellari ed hanno stretti rapporti con le radici dentarie nella loro porzione inferiore e con le orbite superiormente;
- I seni frontali: sono situati all’interno dell’osso frontale;
- I seni etmoidali: o cellette etmoidali, sono formati da piccole cavità all’interno dell’osso etmoide e sono distinguibili in anteriori, medi e posteriori;
- I seni sfenoidali: posizionati al centro del cranio, nell’osso sfenoide;
I seni sono ricoperti da un epitelio respiratorio ciliato, pseudostratificato e colonnare.
Le funzioni dei seni paranasalI
Umidificare, riscaldare e depurare l’aria inspirata e questa azione avviene grazie a uno strato di muco e ciglia che risiede sulla superficie interna dei seni paranasali. Migliorare la percezione degli odori, amplificare i suoni e la voce, fungendo da cassa di risonanza ed infine rendere meno pesante il cranio.

I seni paranasali sono collegati alla cavità nasale. Attraverso piccoli orifizi chiamati osti, i quali, vengono facilmente ostruiti da infiammazioni. Sono bloccati, anche da reazioni allergiche o dal rigonfiamento della mucosa nasale. La patologia è causata dal comune raffreddore. Quando ciò avviene il normale drenaggio del muco dentro i seni è ostacolato e disturbato. L’infiammazione delle mucose dei seniparanasali porta allo sviluppo della sinusite.
Esistono due tipi di sinusiti:
sinusite acuta, che può insorgere in aggiunta ad un raffreddore, a un attacco allergico o per effetto di sostanze inquinanti presenti nell’ambiente;
sinusite cronica, che si manifesta con una infiammazione, più o meno intensa, della durata superiore alle 12 settimane;
Alcuni ricercatori della University School of Medicine di Washington si sono posti questa domanda. Ritengono che ci sia una correlazione tra la sinusite e alcune alterazioni dell’attività cerebrale.
La sinusite è l’infiammazione di uno o più seni paranasali. E’ legato ad un problema che origina dal naso (rinosinusite). Conseguentemente, quando l’infiammazione supera le 12 settimane, si parla di sinusite cronica.
I sintomi di questo disturbo sono provocati da un’ostruzione nasale, con conseguente difficoltà respiratoria. Viene ridotto il senso del gusto e dell’olfatto e lo scolo retronasale di muco denso. Si sente dolore o gonfiore intorno agli occhi. a carico della fronte, a livello delle guance e in corrispondenza del naso.
Chi soffre di sinusite cronica deve spesso lottare anche contro altri disturbi, come la scarsa concentrazione e la depressione.
LO STUDIO DELLA SINUSITE
I ricercatori ritengono, infatti, che vi sia una connessione, soprattutto tra la malattia e alcune alterazioni dell’attività cerebrale. In particolare con le reti neurali che modulano la cognizione, l’introspezione e la risposta agli stimoli esterni. Lo studio è pubblicato su “JAMA Otolaryngology-Head & Neck Surgery”. I pazienti affetti da sinusite cronica cercano, in particolar modo, assistenza medica non a causa del naso che cola, ma poichè la patologia influenza il modo in cui essi interagiscono con il mondo. Il pensiero risulta difficile e il sonno è pessimo.
Per evitare tali problematiche è opportuno recarsi dallo specialista ORL non appena compaiono i primi sintomi di sinusite:
- Dolore facciale;
- Dense secrezioni nasali;
- Scolo di catarro retronasale;
- Tosse persistente;
- Congestione nasale;
- Disosmia;