Ostruzione nasale, aumentata produzione di muco e catarro. Frequenti mal di testa, predisposizione alla Roncopatia (Russamento), raffreddori che durano a lungo, apnee notturne, riduzione dell’olfatto, sinusite cronica, ovattamento auricolare, otite ricorrente, tosse secca e stizzosa, sono solo alcuni dei sintomi della difficoltà respiratoria da ipertrofia dei Turbinati. Viene applicato un intervento laser per curare queste patologie.
Il naso filtra l’aria prima che arrivi alle vie aeree inferiori. Le due fosse nasali sono divise dal setto nasale, struttura cartilaginea ed ossea, e nelle pareti laterali di entrambe le fosse nasali troviamo delle strutture denominate Turbinati (inferiori, medi e superiori). I Turbinati sono formati da cornetti ossei e rivestiti da tessuto cavernoso e da una mucosa ipervascolarizzata.
I turbinati hanno l’importante funzione di regolare la filtrazione, il riscaldamento e l’umidificazione dell’aria inspirata e di creare dei vortici d’aria che interessano anche i seni paranasali. Proprio per questo i turbinati vanno incontro a continue modificazioni del loro volume durante l’arco della giornata.
La temperatura ed il grado di umidità dell’aria inspirata sono variabili importanti che innescano il riflesso vasomotorio dei turbinati inferiori: l’aria fredda determina congestione degli spazi cavernosi, così come l’aria calda e secca. Al contrario l’aria calda e umida provoca decongestione dei turbinati inferiori.Questa elevata reattività vasomotoria e riflessiva della mucosa del turbinato può facilmente trasformarsi da meccanismo fisiologico a meccanismo patologico e portare quindi alla rinite vasomotoria per ipertrofia dei turbinati inferiori.
I fattori scatenanti principali sono: allergie, riniti ricorrenti, l’utilizzo smoderato di spray nasali vasocostrittori, lo smog, il fumo di sigaretta. In questi casi, il paziente riferisce senso di ostruzione nasale mono o bilaterale, iposmia (riduzione dell’olfatto), alitosi, secrezioni di muco dal naso verso la gola, rinorrea, cefalea e possibile russamento notturno.
La diagnosi di ipertrofia dei turbinati va fatta dallo specialista otorinolaringoiatra, associando alla classica visita:
Ed eventualmente una TAC per lo studio delle complicanze dell’ostruzione nasale prolungata (poliposi, sinusite).
Ultimata la diagnostica ed evidenziato il problema, si prescrive una terapia medica per valutare la risposta del turbinato. Nel caso in cui la terapia medica non riesca a ripristinare la corretta respirazione nasale, si procede alla Decongestione chirurgica dei Turbinati. Viene applicato il nuovo Laser a doppio Diodo.
Lavora con due lunghezze d’onda simultaneamente. Risultando meno invasivo (circa 1 mm di diametro ), più maneggevole, meno dannoso per i tessuti e garantendo un risultato più duraturo nel tempo.
Intervento Laser dei Turbinati: La decongestione chirurgica dei turbinati può essere facilmente eseguita ambulatorialmente, in anestesia locale, senza dolore, senza tamponi nasali e subito dopo l’intervento il paziente può tranquillamente riprendere le normali attività quotidiane:
La terapia di prima scelta per l’ipertrofia dei turbinati è sempre di tipo farmacologico. L’insuccesso di tale terapia ci conferma la presenza di un’ipertrofia cronica e il ripristino della pervietà nasale si può ottenere solo intervenendo chirurgicamente.
Oggi, la decongestione chirurgica dei turbinati può essere facilmente eseguita ambulatorialmente, in anestesia locale, senza dolore, senza tamponi nasali, con il nuovo Laser a doppio Diodo. La durata dell’intervento è di circa 30 minuti e dal giorno successivo, il paziente può tranquillamente riprendere le normali attività quotidiane.
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